pubbli larga

venerdì 13 aprile 2012

Zitto e nuota, nuota nuota, zitto e nuota



Ormai è un appuntamento fisso da un anno, quello con l’acquaticità.
Andiamo in un centro sportivo vicino casa, ahimè non molto megafico, si vanta di essere aperto dal 1972 e infatti gli spogliatoi sono rimasti ancora quelli. Stanno facendo qualche miglioria ma con molta calma.
In compenso le tariffe sono aggiornatissime e abbastanza esose.
Si sono dotati del simpatico servizio delle consulenti, delle ragazze bone che sono lì in degli ufficietti per aiutarti, consigliarti, percularti nella scelta dell’attività più giusta per te.
Ma tutto, e dico tutto è regolato e supervisionato dal grande direttore sportivo.
Che mi può star pure bene… ma che io, per ogni minima variazione, dubbio, domanda o incertezza relativa a una Pop di pochi mesi debba passare da lui mi sembra esagerato.
Anche perché un direttore sportivo per un po’ di sguazzamenti di un neonato, non fa mica nuoto a livello agonistico!
Hanno un’organizzazione molto intricata e quasi contorta, quando devi rinnovare la quota ti rimbalzano da un piano all’altro, dalla segreteria alle consulenti, al direttore sportivo e ognuno ti dice il contrario dell’altro e per comunicare fra loro usano il telefono interno anche se stanno a due metri.
I cartelli appesi ti avvisano infatti di farlo per tempo per non trovare coda, cioè si tratta solo di pagare e prendere una ricevuta, niente di che.
Ultimamente hanno attivato un servizio sms e ti tartassano per qualsiasi cosa.
Da due settimane prima, ti avvisano che l’abbonamento sta per scadere. Poi man mano che si avvicina la scadenza ti consigliano di affrettarti per non perdere il posto, tra poco passeranno alle minacce verbali e forse ci troveremo un asino morto sullo zerbino di casa.
Il regolamento è rigido e non ammette modifiche.
Se devi recuperare una lezione, che loro ti hanno fatto saltare perché si era allagata la piscina (un controsenso lo so ma capita) in pratica ci devi rinunciare perché o ne fai due di seguito (ma mi sembra assurdo far fare ad un Pop 1 ora e mezzo di acquaticità) o ti prendi un giorno di ferie e ci vai di mercoledì. Previo, ovvio, aver parlato col mega direttore sportivo perché non si muove foglia che il direttore sportivo non voglia.
Io ci ho parlato una volta e mi è bastato, constatata l’ottusità e la rigidità mentale, nonché il credersi il padreterno de sta cepp, un’altra volta che mi serviva contattarlo per far scendere in acqua anche mm con la telecamera subacquea, ho fatto intercedere l’istruttrice.
Già le istruttrici... l’anno scorso c’erano due ragazze. Non facevano granchè ma ti davano qualche consiglio su cosa fare.
Quest’anno le hanno mandate via e ce ne sono altre due che non fanno assolutamente nulla, salvo fare ogni tanto ciao ciao ai bambini in acqua e mostrare le tette ai padri e nonni che assistono alle lezioni da una balconata.
C’è stato un cambio delle istruttrici, forse considerando esclusivamente l’aspetto estetico.
Sono assistenti ai bagnanti in pratica.
Un altro ruolo fondamentale è quello della signora che dà una mano negli spogliatoio, noi facciamo la doccia insieme, o meglio io sto sotto l’acqua con la Pop e le faccio lo shampoo, poi gliela passo e lei l’asciuga e le fa una messa in piega perfetta meglio di Jean Louis David.
Nel frattempo devo vestirmi in fretta perché poi lei me la ridà al volo e la devo vestire.
C’è anche un box dove metterli se uno è impicciato ma metterne due tre tutti insieme rischi che dopo 3 secondi si prendono a mazzate.
Quindi io esco da lì sempre trafelata, coi capelli mezzi zuppi (perché la Pop deve essere asciugata, non deve prendere freddo, la mamma ha da schiattà!) e non so mai se mi sono vestita completamente o mi sono scordata qualche pezzo fondamentale.
Questa signora, l’asciugatrice, è molto dolce, riesce ad asciugare più bambini in contemporanea, loro la adorano e non si lamentano mai quando stanno con lei, anche quando sono piccolissimi!
I compagni di acquaticità sono accompagnati quasi tutti dalle mamme che sono tranquille e simpatiche. I bimbi hanno nomi dei grandi pittori del rinascimento e c’è un’omonima della Pop, d’altronde trattandosi di acqua.
C’è un padre che ha 2 figli chiamati come personaggi dell’Antica Roma, uno come il gladiatore, e ce l’ha tatuato pure sulla schiena, caso mai si dimenticasse basta che si specchia e se lo rammenta.
Con questo ci stiamo vicendevolmente antipatici, forse c’è un po’ di antagonismo non so.
Lui probabilmente pensa di avere il futuro Rosolino, io la futura Pellegrini e siamo sempre un po’ in competizione.
Forse è il primo passo che poi porterà a quelle scene pietose che fanno i genitori quando i figli giocano a calcetto e il mister, secondo loro, non li valorizza abbastanza.
Lui in continuazione sprona il figlio dicendo “Zitto e nuota, nuota nuota, zitto e nuota"… che una volta può essere divertente ma alla centesima l’affogo lui e il pesciolino Nemo!!


Però quant'è bello alla fine della lezione fare tutti insieme colazione al bar, la seconda colazione, perchè la prima ce la siamo fatta a casa ma con lo sport si sa bisogna reintegrare calorie!


aggiornamento del 1 maggio 2012. La scorsa lezione il Signor zitto e nuota non si era presentato, stavolta invece è venuto con una importante novità che quando l'ho vista per poco non stramazzo. 


Avevo già scritto del suo tatuaggio sulla schiena col nome del primo figlio, ora giustamente era  giunto il momento di modificarlo per aggiungere il secondo. Poi ha messo un'ancora a mo' di punto, a scanso di equivoci, forse ha fatto una vasectomia.
Assente più che giustificato quindi!

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