pubbli larga

mercoledì 30 maggio 2012

Crisi d'identità

So che verrà anche per me il tempo delle tranquille ciacolate al parco con le altre mamme, mentre la Pop scorrazzerà a destra e sinistra in autonomia, io potrò dedicarmi a conoscere e interagire con gli altri genitori. Forse farò come quelle che fingono che non sia il proprio figlio anche se sta tirando la sabbia in testa agli altri, d'altra parte Tatalucia dice di non intromettersi nei giochi dei bambini e che si avvicinano con aria palesemente scocciata alla scena solo nell'attimo prima che il pargolo sta calando la mannaia sul collo dell'amichetto. 
Forse verranno quei tempi, al momento non è possibile.
Abbiamo passato, per fortuna, la fase di me gobba a pi greco mezzi, che cammino dietro alla Pop appesa per le braccia. Capitava di incontrare qualche mamma nella medesima condizione, ci sorridevamo senza parlare, scambiandoci uno sguardo della serie "Ci siamo capite non c'è bisogno di aggiungere nulla".
Ora siamo nella fase di 2.0, camminare con una manina, la mamma ha riacquistato la posizione eretta e la mia schiena ringrazia.
La Pop vuole pascolare a destra e sinistra e quando mi capita di attaccare bottone con qualcuno, lei dopo 3 secondi si scoccia e vuole andare dalla parte opposta oppure capita che il Pop dell'altro faccia altrettanto. 
Ci si saluta alzando le spalle "Scusa eh devo andare" poi forse ci si rincontra per il parco e quasi mai ci si riesce a salutare quando uno va via.
La Pop è massimamente interessata a i giochi degli altri, ai palloni di tutte le dimensioni e fogge, alle monnezze che trova in giro e...ai cani.
Colpa mia, ogni volta che vedo un cane glielo faccio vedere da vicino, glielo faccio toccare per fargli prendere confidenza, non sopporto i bambini che scappano alla vista di un animale.
Di familiarità coi gatti ne ha parecchia avendola a casa e dai nonni ma con i cani no.
Quindi ora li avvicina con entusiasmo, cerca di ficcargli una mano in bocca come la bocca della verità e spesso gli sventola un biscotto sotto il muso...roba da far imbufalire anche il cane più buono.
Ha troppe cose a cui pensare, non può mica stare dietro alla mamma che tenta di fare due chiacchiere.
Comunque tra un fugace contatto e l'altro sono riuscita a fare un breve sondaggio e capire che è praticamente l'unica ad essere stata presa al comunale, se venite avvicinati da una losca figura che chiede indicando il Pop "E' stato preso al nido?" sono io!
E pure ci sarebbero un bel po' di persone interessanti, cui mi sento affine, con cui poter approfondire vari discorsi...verrà il tempo.
Ieri ho conosciuto D., in realtà l'avevo già incrociata mille volte essendo le bimbe coetanee ma ci eravamo scambiate solo qualche parola. Stavolta abbiamo parlato un po' di più perchè lei Pop erano concentrate a giocare con la sabbia, ci siamo scambiate info utilissime, le prendeva appunti su un'agendina. Credo sia di fuori e anche il marito, non conoscono molte realtà di zona.
Mi fa un po' incazzare che non ci sia un'adeguata informazione su cosa fare e dove fare con un bimbo piccolo ma che spesso ci si debba basare su "Si dice", "Una mia amica mi ha detto" mica sono segreti di Stato, in fin dei conti si tratta semplicemente di vivere meglio.
Il piacevole discorso è stato bruscamente interrotto giusto un paio di volte quando ho sentito un sospetto crunch-crunch, era la Pop che mangiava sassi, per toglierglieli ho dovuto ficcarle le dita in bocca ma lei se la rideva beata e ne approfittava per azzannarmi la mano.
Mi ha colpito anche che D. si sia presentata col suo nome e abbia chiesto il mio.
Ed è la prima volta che succede da un anno e mezzo, prima era sempre e solo LA MAMMA DI..è uno status di cui vado orgogliosa e fiera, che mi appunterei sul petto come una medaglia ma vorrei assere innanzitutto me stessa, nella mia complessità e fra le altre cose essere anche "mamma di", non vorrei che l'unico mio merito e definizione fosse questa, lo trovo un po' limitante e riduttivo.
In piscina ci chiamano proprio così "mamma di xxx" perchè in fin dei conti non siamo nessuno ma solo dei banali accompagnatori.
D'ora in poi oltre ad avere una simpatia speciale per quelli che chiedono "Come stai?" (Baglioni Claudio in primis) ce l'avrò anche per quelli che chiedono "Come ti chiami?", la semplicità, al limite della banalità è un dono speciale e raro. 



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