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mercoledì 19 agosto 2015

Frammenti d'estate - parte 3

Il mare, come gli altri anni, è stato il grande protagonista della nostra estate.
Già a giugno abbiamo trascorso qualche giorno qui ma abbiamo frequentato la spiaggia libera con disappunto snob della Pop che si lamentava:"Perchè non andiamo allo stabilimento? Qui non ci sono i nostri amici e non c'è neanche il bar!".

Poi da luglio siamo ritornati al nostro vecchio ombrellone.
Nulla è cambiato dello stabilimento, nel bene e nel male, si ha la certezza di ritrovare anno dopo anno tutto immutato, stessi vicini, sempre più vicini visto che le distanze fra gli ombrelloni sembrano sempre più ridotte; stessi giochi sgangherati per bambini, solita poca cordialità dei lavoranti. Servizi per bambini come al solito assenti, barriere architettoniche (scalini) anti-passeggino; le uniche attenzioni presenti sono un parcheggio per passeggini talvolta riparato da un ombrellone, i tre giochi scassati di cui sopra e un servizio animazione il sabato a tratti imbarazzante, anch'esso identico ogni anno con stessi giochi, stessa musica e stesse casse dalla gracchiante acustica.
Solito fascino decadente, un po' retrò di uno dei più (forse del più) antico stabilimento balneare di Gaeta.

Ho cercato le foto su internet e fra le descrizioni leggo: Gli ombrelloni e le attrezzature della spiaggia sono moderni e glamour, spazi vivibili fra gli ombrelloni.

O sono io troppo esigente e poco glamour o loro troppo ottimisti.

La situazione pare la stessa in altri lidi, alla fine questo è il più vicino da casa, forse ci schifiamo a vicenda ma questo c'è.

Oltre alla comodità della vicinanza abbiamo anche la fortuna di essere nel tratto di costa più bello in assoluto, dove il mare è più limpido e calmo perchè i fondali sono bassi e la spiaggia è riparata dal vento.  Oltre alla sabbia dorata e al mare tranquillo ci sono lì vicino gli scogli dove ci avventuriamo alla ricerca di granchi e pesciolini. Inoltre lì dietro ci sono delle spiaggette incantevoli e più selvagge raggiungibili facilmente via mare.


I giorni infrasettimanali di luglio si sta davvero benissimo, c'è pochissima gente, in genere solo mamme o nonni con bambini, si fa amicizia in fretta, ci si ritrova ogni anno, anche se non si ha occasione di fare due chiacchiere ci si capisce con un'occhiata, si fa rete, se si perde di vista un bambino c'è sempre qualcuna pronta ad indicarti dove sta o se una vede un piccolo che piange è pronta a riportarlo al mittente. Il venerdì c'è un'aria più sobria per l'arrivo del weekend e dei rinforzi.

Il sabato e la domenica ovviamente la spiaggia si riempie ed è quasi fastidioso starci dopo aver avuto il privilegio di goderla con pochi fortunati.

Siamo partiti poi per le vacanze vere e proprie quando ancora non c'era il pienone e siamo tornati in pieno agosto nella piena bolgia. Ora è tutta un'altra cosa, il nostro ombrellone non si riesce più a vedere sommerso dai numerosi bagnanti e anche controllare le Pop da lontano non è per niente facile. Viene proprio voglia di ripartire all'istante.

Quando la Pop era piccola arrivavamo prestissimo in spiaggia, addirittura delle volte quando era ancora chiusa e spesso tornavamo il pomeriggio proprio prima che chiudesse. Non ho mai capito l'usanza di scendere in spiaggia tardissimo e di mangiare sotto l'ombrellone il pranzo portato da casa.
Invece dall'anno scorso facciamo pure noi così.
Ci siamo equipaggiate di schiscetta termica e borsa frigo. Ho notato che con il passare dei giorni aumenta la quantità e qualità di cibo che porto in spiaggia. Le Pop assistono alla preparazione della borsa per cui appena arrivate in spiaggia iniziano a dire che hanno fame o mi chiedono nel dettaglio cosa ho portato per regolarsi su cosa mangiare prima. Fosse per loro la giornata in spiaggia è fatta esclusivamente di fasi alternate bagno in mare-cibo-bagno in mare-cibo.
Ammetto di essere mamma-gipsy quindi lascio fare confidando nel fatto che hanno più raziocinio loro di me rassicurata anche da http://www.comenasceunamamma.it/interviste/355-bimbi-e-bagno-al-mare-sfatiamo-un-tabu-tutto-italiano.html

I primi giorni di mare calcolavo il tempo della bendina in modo che scadesse proprio arrivati in mare includendo i 20 minuti di tragitto da casa, così la Pop poteva togliersela con un liberatorio tuffo in acqua!

La Pop è molto interessata dal via vai di venditori che c'è in spiaggia, come dice lei sbagliando:"I signori che comprano in spiaggia" poi mi ha chiesto:"Come mai solo gli uomini vendono il cocco e le donne no?" e ha notato pure la successione in cui si presentano: prima quello del cocco, poi le granite, poi ciambelle calde che da quest'anno ha pure le pizzette rosse. Saltuariamente c'è quello dei taralli e ancora più sporadicamente quello dei taralli dolci.

Grande simpatia ovviamente la riscuote pure il signore col carretto dei giochi da spiaggia per bambini.


Nello stabilimento un altro posto mitico sono le cabine, costituiscono inoltre l'unico posto all'ombra in cui ripararsi, esercitano un'attrattiva unica per i bambini e i più grandi tanto che se la contendono per giocare a palla, a carte o a nascondino. Nelle giornate più calde però si schiatta pure lì dentro ma almeno costituisce un diversivo.

Delle volte durante i giorni trascorsi qui penso ai bambini rimasti in città con i genitori che lavorano e che per forza di cosa sono costretti a mandarli nei cosiddetti centri estivi, penso alla estrema varietà di questi servizi; ormai ogni posto è un centro estivo ma alcuni sono davvero penosi senza nemmeno spazi all'aperto o verdi. E mi rendo conto di quanto siamo fortunate e privilegiate. Da piccola frequentavo a luglio i centri estivi comunali ed erano davvero belli, in strutture sportive fighissime che mi permettevano di fare nuove amicizie, trovarne delle vecchie, fare nuoto o provare vari sport: i miei tentativi di danza moderna e tennis nascono o muoiono lì.

Quest'anno il meteo è stato magnifico: sempre sole, solo ora mi rendo conto di quanto invece lo scorso sia stato carogna basta ricordarmi tutte le volte in cui ci siamo organizzate fra mamme in vacanza al parco o  a far disegnare i bambini insieme a casa.

Di sicuro c'è che qui piove quando vengono i miei a trovarci, è successo anche quest'anno a ferragosto quindi forse loro credono che il mare qui sia sempre mosso e la spiaggia deserta avendola sempre vista così.

Conclude la giornata in spiaggia il solito pragmatico avviso alle 19 "Signori si chiude" anzi da poco c'è pure il preavviso verso le 18.30 "Tra poco si chiude" ma in realtà l'ombra delle rocce vicine incombe sempre prima sugli ombrelloni mano a mano che l'estate avanza e ci dà il segnale che è ora di andare via. Peccato perchè è il momento più bello, dove la luce è dorata e in acqua si sta benissimo. Tornando all'annuncio mi dispiace che le Pop credano che il mare chiuda, che ci sia un signore che decreta il momento di chiudere e aprire il mare a suo piacimento. Quando lo sentono protestano e non sono d'accordo.
Valle a spiegare la questione della concessione, il diritto di accedere al mare ecc. e che alla fine i signori, come dice lei, dello stabilimento hanno avuto solo un gran culo a trovarsi a gestire un'attività economica così fiorente!


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